giovedì 9 ottobre 2014

Ottobre.


Non volevo davvero lasciare questo posto abbandonato.
Il fatto è che ho abbandonato un po' tutto in questi mesi. Le certezze, la voglia di scrivere, persino la fotografia.
Ma non può durare per sempre, no? Allora oggi, proprio oggi, una giornata che si porta dietro la pioggia della notte ed è velata da una nebbia che spegne i colori, sono scesa in giardino e ho cominciato a scattare. Cose random, poco importa. Giusto per riprendere un po' il ritmo.
Ne è uscita una mini serie autunnale dal sapore incerto.
Non è certamente niente di che, ma esprime bene il mood di questi giorni e di questo Ottobre.







I wandered lonely as a cloud
That floats on high o'er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.

Continuous as the stars that shine
And twinkle on the milky way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.

The waves beside them danced; but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed—and gazed—but little thought
What wealth the show to me had brought:

For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.

William Wordsworth