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giovedì 9 ottobre 2014

Ottobre.


Non volevo davvero lasciare questo posto abbandonato.
Il fatto è che ho abbandonato un po' tutto in questi mesi. Le certezze, la voglia di scrivere, persino la fotografia.
Ma non può durare per sempre, no? Allora oggi, proprio oggi, una giornata che si porta dietro la pioggia della notte ed è velata da una nebbia che spegne i colori, sono scesa in giardino e ho cominciato a scattare. Cose random, poco importa. Giusto per riprendere un po' il ritmo.
Ne è uscita una mini serie autunnale dal sapore incerto.
Non è certamente niente di che, ma esprime bene il mood di questi giorni e di questo Ottobre.







I wandered lonely as a cloud
That floats on high o'er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.

Continuous as the stars that shine
And twinkle on the milky way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.

The waves beside them danced; but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed—and gazed—but little thought
What wealth the show to me had brought:

For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.

William Wordsworth


giovedì 28 marzo 2013

Per visibilia ad invisibilia.

Scusate l'assenza, sono una pessima blogger (causascuolaehmehm).
Non ho particolari cose da raccontare, se non che sono più morta che mai e finalmente sono arrivate le vacanze di Pasqua! 
Ieri sera c'è stata una cena con tutti quelli di AFS, per ragazzi e famiglie ospitanti e siamo andati in un posto fighissimo che si chiama FactoryEat: ci sono cibi da tutto il mondo, paghi una somma fissa e puoi mangiare quanto vuoi. 
Noi eravamo in un tavolo enorme circolare, con in mezzo una specie di fontanella e un piano che ruotava per prendere il cibo. 
E i bagni! I bagni erano bellissimi! I rubinetti erano delle spirali di ferro che partivano dal soffito, cose mai viste. 

giovedì 24 gennaio 2013

La neve delle cinque di domenica.

Grazie per la neve che sta scendendo.
Mi è sempre piaciuta, ma adesso mi sembra proprio puntuale.
Tempestiva. Porta pulizia. Porta bianco.
Costringe all'attenzione. Ai tempi lunghi.
Lima rumori e colori. Lima le bave dei sensi.
Ce n'è bisogno. Ancora per un po'.

Non avevo mai fatto foto sotto la neve ma è qualcosa che avrei sempre voluto provare. Così approfittando dei pochi fiocchi che erano caduti durante la notte, la scorsa domenica io e la Ina siamo andate a scattare nel pomeriggio.
Pioveva e cercavamo di tenere le macchine fotografiche sotto l'ombrello, in più stava scendendo il buio, quindi la qualità non è delle migliori. 
Alla fine è venuto fuori qualcosa di decente, a me piacciono molto.  
Una la trovate anche su flickr

Enjoy